SETTE DOMANDE SCOMODE PER IL CRISTIANO D’OGGI

Mercoledì 24 maggio 2023 alle ore 16.30, presso la sede dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Liguria 
in Genova – Via Serra 6c (Villa Serra) , la presentazione del libro SETTE DOMANDE SCOMODE PER IL CRISTIANO D’OGGI. SETTE DIGRESSIONI SUL TEMA di GABRIELE  MARIA CORINI e LUCA RASPIEdizioni San Lorenzo

Il Direttore dell’ISSRL Prof. Don ANDREA VILLAFIORITA dialoga con gli Autori Prof. GABRIELE MARIA CORINI (docente stabile per l’area di Sacra Scrittura) e Prof. LUCA RASPI (docente di Legislazione scolastica e teoria della scuola)

ingresso libero – info libreriasanpaologenova@stpauls.it tel. e 010.24.69.292

!!! E’ l’occasione per conoscere più da vicino le attività dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Liguria, la facoltà di teologia per laici della città di Genova e della nostra regione che eroga i corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze Religiose riconosciuti dalla Repubblica Italiana per l’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado e per l’accesso alle classi di pubblico concorso che prevedono come requisito minimo una laurea triennale o magistrale. Per ulteriori info sull’ISSRL, il percorso formativo, la compatibilità con gli orari di lavoro e la fruibilità professionale dei titoli di studio rilasciati dall’Istituto ecc. consultare http://www.issrliguria.it/ , scrivere a issr@diocesi.genova.it o telefonare al numero 010.5530567 (Segreteria dell’Istituto)

il libro:

L’intento del testo, come racconteranno gli stessi autori, non è di consegnare al lettore risposte esaustive e puntuali, ma tracce di riflessione per suscitare, a loro volta, il desiderio di approfondire alcune tematiche che oggi più che mai interessano non solo gli addetti ai lavori, ma l’esperienza cristiana, a volte messa a dura prova nelle diverse realtà della vita.
Dall’introduzione a cura del Card. Matteo Maria Zuppi, alcuni passaggi ad introdurre il lavoro proposto dagli autori in modo semplice, ma profondo:“Siamo certamente in una svolta epocale, in un tempo unicamente incerto e non possiamo porci con le misure modeste di sempre, con il fastidio della vita ordinaria o con prospettive mediocri. Dire Tu sei il mio bene ci aiuta a trovare sentimenti grandi, come quando siamo chiamati a difendere la vita. E forse questa prospettiva può liberare da una delle malattie frutto di una chiesa che si chiude: quella dell’incapacità a parlarsi, di giudicare tutto e tutti. Sempre più mi sembra chiaro che la vera contrapposizione non è affatto tra conservatori e progressisti, ma tra la chiesa prima di Pentecoste, chiusa e che non pensa di misurarsi con il mondo così com’è ed una chiesa piena del fuoco dell’amore, che la spinge ad uscire ed a parlare tutte le lingue del cuore degli uomini!”