L’impegno dei cattolici in politica

5° appuntamento dei Lunedì di san Paolo: lunedì 6 marzo, ore 20,45, presso il Salone parrocchiale del Santuario della MORETT (Alba), SAVINO PEZZOTTA, che dialogherà su un argomento molto attinente al mondo politico di oggi: “L’impegno dei cattolici in politica”. Dopo aver trattato di politica nella Bibbia (che chiuderemo con l’intervento di don Romano Penna il prossimo 3 aprile), siamo voluti calare sul pratico dell’oggi: qual è il compito del cristiano nella società civile? Dopo la fine della Democrazia Cristiana nel 1994, diverse volte è tornata la discussione, perfino durante le Primarie del PD dell’altro giorno. L’Anteprima potete leggerlo nella bella intervista di Davide Barile su Gazzetta d’Alba di oggi alle pp. 36-37; ringraziamo di cuore lui e il direttore.

SAVINO PEZZOTTA. Nato a Scanzorosciate (Bg), è un sindacalista e politico. Come scrive sul suo blog (https://savinopezzotta.wordpress.com/chi-sono/), «sono andato a lavorare a dodici anni in officina, la Sitre, un’azienda del mio paese Scanzorosciate come apprendista operaio meccanico. A quindici anni, il 4 aprile del 1959, entro come operaio alla Reggiani S.p.A. di Bergamo, una grande azienda tessile di finissaggio. Timbrare il cartellino è stata la mia iniziazione all’età adulta». Il 4 dicembre 2000 viene eletto Segretario generale della Cisl, incarico che gli venne riconfermato, con il più ampio consenso di voti, dal Primo Consiglio generale della Cisl sia dopo il XIV Congresso del giugno 2001 che dopo il XV Congresso del luglio 2005; si dimette dall’incarico nel 2006. È stato vicepresidente della CISL Internazionale e membro del Comitato esecutivo della CES. Papa Benedetto XVI lo ha nominato componente del Pontificio consiglio giustizia e pace; è stato presidente del Consiglio italiano Rifugiati per sei anni. Ha partecipato come relatore alle Settimane sociali dei cattolici italiani. In politica si candida con l’Unione di Centro alle elezioni politiche del 2008 ed è eletto deputato. Non ha accettato le proposte a ricandidarsi ritenendo esaurita la sua esperienza politico-istituzionale. Continua a interessarsi delle questioni sociali, di pace e di cooperazione internazionale, con una particolare attenzione all’Africa, attraverso l’associazione “Educatori senza Frontiere” fondata da don Antonio Mazzi. Ha scritto: Rosmini: “amico della libera concorrenza a tutti i beni” (in Piero Barucci, a cura di, Cattolici, l’economia, il mercato, Rubbettino, 2008, pp. pp. 43-54); e Il Codice di Camaldoli, Classici e contemporanei, Roma, Lavoro, 2005.

E adesso? «Faccio il nonno di Francesco e di Enrico. Per il resto sono a disposizione e curo il mio orto».